
Una delle mie prime fonti di ispirazione per la progettazione del verde è quella di guardarmi intorno ed osservare il contesto che mi circonda; è per questo che è importante avere ben presente lo stato di fatto del luogo e rappresentarlo graficamente con il giusto posizionamento degli alberi e delle piante presenti nel lotto.
Se la zona non è molto grande si può fare un rilievo manuale con le classiche cordelle metriche, se invece l’area di intervento è molto estesa conviene fare un rilievo topografico con una specifica strumentazione che, nei modelli più evoluti, utilizza anche i segnali satellitari come il gps. Uno dei vantaggi dei rilievi topografici è quello di misurare anche le varie quote altimetriche, questo serve quando abbiamo di fronte un terreno che non è perfettamente pianeggiante, in zone montane o collinari o anche semplicemente davanti alla presenza di argini, canali, avvallamenti e dossi.
Ricordiamoci infine che sempre più spesso il rilievo del verde, ove presente, serve anche se la progettazione riguarda interventi sui soli fabbricati, come ad esempio in zona agricola o in zone con particolari vincoli ambientali: in questi casi parliamo della cosiddetta “tavola dendrologica” e cioè un elaborato grafico con il rilievo del verde corredato di legenda delle varie essenze.