PAESAGGIO E TURISMO

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Recentemente in tutta Europa il turismo naturalistico pone l’attenzione sulle zone umide o wetlands. In alto Adriatico notiamo la presenza di numerose zone naturalistiche di questo tipo a ridosso delle località balneari come Rosolina, Sottomarina, Cavallino, Caorle, Bibione, Lignano e Grado. Alle spalle di queste spiagge piene di alberghi, campeggi e ombrelloni troviamo ambienti lacustri incontaminati, segnati da antiche tracce di storia e cultura, come i territori delle bonifiche, vecchi borghi rurali e casoni tra le valli da pesca. Il problema del recupero su vasta scala di questi territori molto spesso abbandonati e poco valorizzati, può risolversi con finanziamenti e contributi pubblici e con piani accurati di ricerca universitaria. Nel futuro dell’ecoturismo potrà esserci quindi quella che è stata chiamata WETLANDIA*, pronta a schiodare il bagnante dalla sdraio non solo nei giorni di pioggia e catturare la sua attenzione col racconto di storie immaginarie su questi territori anfibi unici.

*Per approfondimenti: Francesco Vallerani, Wetlandia, a cura di Federica Letizia Cavallo.

Dipinto di Pierangelo Nardin

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